giovedì 4 marzo 2010

il valore della vita...


Sono anni che la federazione UITS è a conoscenza del problema delle agibilità. In questi due anni ne ho sentite tante e di tutti i colori e
anche se profano dell'ambiente un idea me la sono fatta .
Se di per se l'agibilità di un poligono non è sinonimo di sicurezza assoluta un impianto inagibile ma aperto denota sicuramente un fatto:
esso è gestito da IRRESPONSABILI , da persone NEGLIGENTI e stò maturando anche l'idea che non lo facciano nemmeno tanto incosapevolmente.
Insomma un tornaconto ci sarà se questi presidenti accettano il rischio di passare dei guai con gravi ripercussioni .
E' il 1995 quando viene emessa questa circolare UITS
che spiega ai presidenti delle sezioni che i poligoni inagibili non devono essere aperti al pubblico
Al punto 1 si dice che è noto che è il genio militare che rilascia le agibilità...NON L'ASL come volevano far passare qui a Pistoia , NON il sindaco come ci provano da altre parti.
Ma se l'UITS lo sa...perchè
fa finta di niente?....lo spiegheranno prima o poi...


e se negli anni non è mai stato fatto niente per ovviare al problema ci sono voluti 3 morti e un pò di feriti perchè qualcuno ( che si dice porti a casa diversi
stipendi di un operaio di bolzano per esempio) decidesse di fare qualcosa....bravo.. Edo Carlesi , Riccardo Tarlati e fernando Toffolo e rispettive famiglie
ringraziano per il tardivo intervento....per il prezioso interessamento Complimenti... un efficienza che smentisce quella altoatesina
Quali sono gli interventi che la federazione sta mettendo in atto? Corsi di formazione per i presidenti delle sezioni...e a cosa serve un corso
a persone che se ne fregano delle direttive del genio militare? Che evitano accuratamente di comunicare i dati sulle agibilità , che ignorano
le raccomandazioni di sicurezza? Secondo me servono a poco se non si cambia la mentalità di questa gente. Se non gli si spiega che la vita
vale più di un rimborso spese e di una scatola di pallottole gratis.
Bene che capiscano queste persone che i primi a rimetterci (dopo i morti e le famiglie delle vittime) sono loro. Sono loro che finiscono in tribunale e
che devono spiegare cosa NON hanno fatto per evitare gli incidenti. Perché se si può spiegare perché si è passato ad un semaforo con il rosso acceso
ben difficilmente si può spiegare perché non si è semplicemente chiuso una porta di una linea di tiro perché inagibile. Non regge nessuna scusa
perché in fondo in fondo non lo dice il dottore di assumersi certe responsabilità.
E dopo i corsi di formazione? E dopo tanta attività propedeutica ecco la ciliegina sulla torta , ecco la dimostrazione che per queste persone
i frequentatori dei poligoni del TSN sono solo dei numeri e delle rotture di scatole quando si fanno male perchè l'impianto è vecchio
decrepito e mal manutenzionato ecco la polizza assicurativa creata apposta per le sezioni:


della serie non possiamo rendere agibili gli impianti e non possiamo farli gestire a personale competente e responsabile ed allora facciamo una bella assicurazione rc per gli impianti ed i loro dirigenti
cosi...alla peggio qualcun'altro paga...





p.s.: vorrei essere ben chiaro sul fatto che non voglio fare di tutta l'erba un fascio , in questi anni ho conosciuto persone responsabili e coscenziose
che amano questo sport ma che hanno ben chiaro che la sicurezza delle persone che frequentano i loro impianti ha la precedenza su tutto il resto.
Vorrei che i primi ad esigere il rispetto di tutte le normative fossero i frequentatori degli impianti perchè sono loro per primi a rimetterci nel caso in cui succeda qualcosa...

Nessun commento: