Foggia, verifiche ai Poligoni di Tiro, l’e-mail di Tarlati
di Girolamo Romussi
Pubblicato il 24 febbraio, 2010
Foggia – DI seguito la e-mail che il figlio di Riccardo Tarlati, cacciatore di Pistoia, morto il 24 luglio del 2008, nell’incendio di un poligono del tiro a segno nazionale di Pistoia, ha inviato al Questore di Foggia per esprimergli la sua gratitudine ed il suo apprezzamento per l’attività di controllo, culminato anche nella chiusura delle 2 sezioni di tiro di Foggia e Lucera, che la Divisione Pasi di Foggia ha svolto di recente sui poligono di tiro di Foggia e provincia. Nel testo viene evidenziato in particolar modo l’importanza dell’attività di prevenzione allo scopo di evitare il ripetersi in futuro di incidenti anche letali come quello che causò la morte di Riccardo Tarlati, per la quale la magistratura locale ha attivato la proceduta per omicidio colposo.IL TESTO – “Illustrissimo signor Questore Bruno D’Agostino, mi chiamo Andrea Tarlati e mio padre era il cacciatore deceduto nell’incendio del Tsn di Pistoia 2 anni orsono. Dalla stampa sono venuta a conoscenza dei controlli che i suoi uffici hanno effettuato nelle sezioni di alcuni poligono de Tsn nazionale della sua regione e le scrivo per ringraziarla di questi controlli e delle disposizioni cautelative di sequestro che avete intrapreso. Recentemente, presso il tribunale di Pistoia è stato disposto il rinvio a giudizio del Presidente della Sezione di tiro e di altri 3 imputati per omicidio colposo relativo appunto all’incidente dove morì mio padre. Oltre a scriverLe per ringraziarLa per l’azione preventiva da Lei intrapresa la volevo invitare a visitare il mio sito (midivertodamorire.blogspot.com) dove potrà trovare alcune notizie relative all’argomento e le volevo segnalare che le situazioni che Lei ha riscontrato nei poligoni controlli sono ampiamente diffuse a livello nazionale con situazioni di assoluta mancanza delle necessarie agibilità degli impianti e con gravi violazioni per quanto riguarda la detenzione di munizioni ed armi in quelle che dovrebbero essere armerie di provata sicurezza e che spesso sono soltanto dei ripostigli dei ripostigli senza nessuna autorizzazione prefettizia. La ringrazio nuovamente per quello che ha fatto e che sicuramente continuerà a fare e Le porgo i miei più cordiali saluti”.
LA VICENDA – NELL’AMBITO dei servizi di controlli di competennza, la Squadra della Polizia Amministrativa di Foggia ha effettuato una verifica, lo scorso 15 febbraio del 2010, nei Poligoni di Tiro a Segno nazionale del territorio, presenti a Foggia, Candela e Lucera. L’attività di controllo rientra tra quelle previste dalla normativa vigente a carico dell’Autorità di Pubblico Sicurezza per verificare la correttezza delle procedure formali e sostanziali adottate nella gestione del tiro: la tenuta di appositi registri, la custodia delle armi e delle munizioni eventualmente detenute e custodite, la presenza di personale munito di appositi profili professionali, quali il direttore di tiro, nonché la idoneità della struttura stessa ad essere utilizzata come poligono di tiro, e per la quale è necessario acquisire, periodicamente, una particolare agibilità da parte di una apposità Commissione tecnica. Gli interventi della Polizia amministrativa hanno evidenziato delle ‘anomalie’ nella tenuta delle munizioni, in eseburo rispetto al limite consentito, senza essersi muniti dell’apposita licenza rilasciata dalla Prefettura, in tutte e tre le sezioni, per complessive 100mila cartucce, che sono state sequestrate. Prive dell’agibilità, invece, in considerazione del mancato rinnovo, le strutture di Foggia e Lucera. Anche in questo caso sono state sequestrate, in via cautelare, le postazioni di tiro di entrambi le Sezioni. Si ricorda che per strutture di Foggia e Lucera si fa riferimento alla linee di tiro del Poligono, i cosiddetti ‘gabbiotti’ dove poter sparare (con sagoma n fondo). I controlli della Polizia Amministrativa sono stati attuati per evitare episodi (si pensi a Pistoia, dall’estate 2008 due persone sono rimaste uccise in due diversi incendi che si sono sviluppati nel poligono toscano ma anche a Pordenone. CndR) che possono provocare eventi grabi per l’incolumità dei tiratori.
I TRE POLIGONI OGGETTO DELLE VERIFICHE: A Candela, gestore C.R., Strada Provinciale Ferrovia; aFoggia, gestore F.DV, V.le degli Aviatori;a Lucera, gestore M.F., via Pietra M.no Km 4,500.
I POLIGONI DI TIRO: Un poligono di tiro è un luogo circoscritto e ben delimitato in cui si pratica attività di tiro di tipo sportivo o militare. Ogni poligono è di solito supervisionato da personale esperto che vigila sul rispetto delle norme sulla sicurezza. Un poligono di tiro può essere all’aperto o al chiuso (tunnel di tiro). L’accesso, inoltre, può essere limitato a persone abilitate o iscritte poligono privato o può essere per uso pubblico. In Italia esistono tre tipi principali di poligoni: Poligono militare, di uso esclusivo al Genio militare dello Stato; Poligono pubblico sotto legida dell’UITS (Unione Italiana Tiro a Segno); poligono privato, gestito da società di tiratori affiliate o meno a società nazionali o Internazionali spesso non riconosciute dal CONI.
SUDDIVISIONE: Il Poligono di tiro comprende una zona impianti (stand di tiro) e una zona servizi. Stand di tiro: Gli stand di tiro si differenziano a seconda delle attività svolte: Attività sportiva e di promozione; – Poligoni ad aria compressa (impianto di tiro a 10 m); Poligoni a fuoco: – poligoni a 25 m (tiro con la pistola) – poligoni a 50 m (tiro con carabina e pistola) – poligoni a lunga distanza (100 m, 200m ,300m) Attività istituzionale Poligoni a fuoco in galleria e a cielo aperto, lo stand di tiro si compone:stazione di tiro con zona degli osservatori e dei tiratori. Zona di tiro. Zona bersagli (bersagli di carta o bersagli elettronici) area parapalle. Zona servizi. La zona servizi è di forma ed ampiezza adeguate alla ubicazione e potenzialità del poligono in relazione alle singole esigenze, e comprende l’edificio sociale con i vari disimpegni, servizi igienico-sanitari, spogliatoi, pronto soccorso, posto distribuzione e custodia armi, sale didattiche, posto bar, uffici tecnici e amministrativi.