Noi lo sapevamo da sempre , le voci e le ammissioni c'erano state , ora la conferma c'è ed è scritta nero su bianco ( o pixel su pixel come usa ora) . Se sei un presidente di sezione , un direttore di tiro o un guardiano e capita che ti muoia qualcuno nel tuo poligono non ti preoccupare , non ti serve nemmeno l'assicurazione rc perché tanto a pagare ci penserà indirettamente pantalone. A voler tirare la corda si può dire che a pagare è la o le vittime stesse , con le tasse che dal coni finiscono nelle casse uits e poi in quelle dei poligoni ad essa affiliati....
Recuperate 11 pistole e 22mila cartucce
rubate in un poligono e destinate ai clan
Erano destinate ai clan armi e munizioni recuperate dalla polizia: 11 pistole (di vari calibri e una ad aria compressa) e oltre 22.000 cartucce rubate in un poligono di tiro privato a Candela
Erano destinate, secondo la polizia, alla criminalità barese armi e munizioni recuperate in un'operazione dagli agenti della I sezione criminalità organizzata della squadra Mobile di Bari: armi e munizioni - 11 pistole (di vari calibri e una ad aria compressa) e oltre 22.000 cartucce - erano state in gran parte rubate, tre giorni fa, nella sede di un poligono di tiro privato a Candela, nel subappennino dauno.
Pistole e cartucce sono state recuperate dagli agenti su una vettura fermata per controlli nell'ambito di una operazione preordinata: a bordo c'erano tre persone, che sono state arrestate. La vettura è risultata rubata a Sannicandro (Bari) il 4 febbraio scorso. Le persone arrestate sono Giacomo Masellis, di 33 anni, con piccoli precedenti penali per droga, Pasquale Masellis, di 31, e Francesco Calamorea, di 21, tutti di Bitonto (Bari). Sono accusati di ricettazione e di porto e detenzione di armi comuni da sparo (una clandestina perchè priva del numero di matricola) e munizionamento.
L'operazione della polizia si è conclusa a Santo Spirito, località costiera a nord di Bari. I tre giovani erano controllati da qualche tempo nell'ambito di indagini sulla criminalità. Al momento dell'arresto hanno tentato la fuga a piedi, ma sono stati subito bloccati. Gli investigatori ritengono che stessero andando a consegnare o a nascondere le armi e le munizioni destinate a clan baresi. Non è certo che siano stati loro gli autori del furto al poligono.
"Anche a seguito di fatti di sangue - ha spiegato il dirigente della squadra Mobile di Bari, Fausto Lamparelli parlando con i giornalisti - abbiamo intensificato le attività investigative su gruppi della criminalità organizzata di Bari e su chi li rifornisce. Avevamo posto l'attenzione sui tre giovani da qualche giorno. Erano in possesso di armi che dovevano piazzare ai clan cittadini. Quello compiuto è un sequestro molto importante perché toglie la disponibilità di un vero e proprio arsenale alla criminalità barese".