Visualizzazione post con etichetta SFOGHI. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta SFOGHI. Mostra tutti i post

mercoledì 9 febbraio 2011

IN CHE MANI SIAMO?:"la pistola rubata al poligono di tiro"

ops..non sapevamo..., c'è ne siamo accorti tardi....sembrava tutto a posto...e nel frattempo un pazzo commette una strage....ecco come succedono le tragedie: facendo gestire degli arsenali a degli incapaci che a pensano solo ad intascare le quote....

ecco l'articolo:
"

la pistola rubata al poligono di tiro

«Ha scambiato la Beretta con un giocattolo»
I responsabili del centro rischiano l'accusa di omesso controllo

Marcello Pistone

Marcello Pistone

Ha pianificato la strage nei minimi dettagli Marcello Pistone. Per portare a termine il suo folle piano aveva bisogno di una pistola ed è andato a prenderla dove ce n’è in abbondanza. La vecchia Beretta calibro 7.65 usata per sterminare la sua famiglia l’ha rubata domenica con disarmante facilità al poligono di tiro, beffando controlli e regolamenti.

Erano le undici e mezza, un’ora prima della strage. Un piano studiato a fondo e partito da lontano. Il 28 gennaio il 48enne palermitano si è presentato in via Agucchi e ha compilato i moduli per l’iscrizione (dichiarando il falso, cioè di non avere precedenti penali). Sparava e scriveva Pistone. Chiuso nel monolocale dove viveva preparava l’ultimo atto prima dell’uscita di scena, un testamento di tre pagine cariche d’odio. Nel frattempo faceva le prove generali al poligono.

Ai primi di febbraio è andato di nuovo a sparare. Poi domenica, finita la sessione di tiro ha sostituito la Beretta affittata al poligono con una scacciacani, l’ha riposta nella valigetta e dopo averla riconsegnata è uscito con l’arma e almeno otto proiettili in tasca. Nessuno si è accorto di niente fino a lunedì, quando il nome di Pistone era sui giornali. A quel punto la direzione del poligono ha chiamato la polizia e denunciato il furto alla squadra mobile.

La vicenda apre un capitolo delicato che rischia di procurare guai ai responsabili del poligono che potrebbero finire indagati per l’omessa custodia dell’arma. Sorprende infatti la facilità con cui Pistone, che aveva alle spalle precedenti penali, ha potuto procurarsi la pistola. Del resto per iscriversi al poligono basta un’autocertificazione, un regolamento che ha mostrato limiti oggettivi: «Sicuramente c’è stata una falla, una leggerezza. Una cosa del genere non era mai capitata, ora dovremo rivedere le procedure — dice Maurizio Calzolari, presidente del poligono — Si era iscritto da noi a fine gennaio dopo aver portato un certificato medico e firmato un’autocertificazione in cui escludeva di avere precedenti penali. Di solito chiediamo l’originale dei carichi pendenti solo in casi eccezionali. Sono le regole della federazione, non le stabiliamo noi». Dopo l’iscrizione Pistone ha frequentato un corso per principianti: «Ha fatto due lezioni, come previsto per chi non ha svolto il servizio militare. Domenica è venuto di nuovo — dice Calzolai —. La procedura prevede un doppio controllo. Alla fine della sessione il direttore di tiro verifica che la pistola sia scarica e che venga riposta nella custodia per la consegna alle segretarie che controllano ancora. Sembrava tutto a posto, nessuno si è accorto di niente, forse ha fatto lo scambio tra i due controlli. Lunedì dopo aver letto i giornali il direttore di tiro si è ricordato lui, abbiamo verificato e nella custodia c’era una pistola giocattolo».

"

mercoledì 10 marzo 2010

Caro AnoniMo...

premessa : oggi ho ricevuto questa lettera anonima, meglio sorvolare sull'opinione che il caro anoniMo ha nei confronti delle questure e delle forze dell'ordine in generale e che la dice lunga su una persona che non ha nemmeno il coraggio di firmarsi.....


no non mi do pace. Non ci penso nemmeno un poco a darmi pace e a finirla qui questa triste storia. Non la finisco perché tutti i giorni dal quel 24 luglio vedo mia madre sempre più sola e mio figlio che cresce senza un fantastico nonno quale sarebbe stato mio padre. Perché ogni sera prima di addormentarmi prego di sognare mio padre per sentire ancora la sua presenza e dormire serenamente. Non la smetto perché ogni giorno qualcuno mi ricorda che persona era e perché so che lui avrebbe fatto molto di più di quello che sto facendo io se fossi stato al suo posto.
Si il mio blog è fazioso , perché è molto più facile segnalare e evidenziare le cose che non funzionano rispetto a quelle che funzionano in un settore dove sono molte le cose che non vanno bene.
E ti ringrazio per darmi l'occasione per puntualizzare una cosa una volta per tutte qual'ora non fosse ancora chiaro : la mia non è una crociata contro il tiro a segno ne contro gli amanti di questo sport . La mia è rabbia e delusione per quello che è successo e non doveva succedere semplicemente perché tutti gli impianti in cui sono successi gli incidenti erano impianti fatiscenti e privi di ogni autorizzazione . E basta caro -poco - anonimo con questa storia che l'agibilità non conta niente. C'è una sola normativa ed è quella vigente, se è sbagliata o no non spetta a me deciderlo. A me basta che ,anzi sarebbe bastato , che venisse applicata per evitare gli incidenti semplicemente perché i poligoni inagibili sarebbero stati chiusi al pubblico. Il resto sono chiacchere inutili.
Sono quelli come te che fanno male al tsn , quelli convinti di saperla lunga e che pensano solo a nascondere lo sporco sotto al tappeto anziché sistemare bene le cose. Quelli che chiamano abusi e persecuzioni i controlli delle autorità .
Concludo rispondendo all'ultima parte della tua anonima missiva dicendoti che non hai nemmeno un idea del perché faccio quello che faccio e che la tua affermazione sull'alzare la posta ti qualifica peggio ancora dell'aver scritto ed imbucato questa lettera anonima .
Per la parte che riguarda mio padre c'è già un gup che ha decretato che tre persone devono essere giudicate per quello che è successo...forse sei tu quello poco obiettivo?

giovedì 4 marzo 2010

il valore della vita...


Sono anni che la federazione UITS è a conoscenza del problema delle agibilità. In questi due anni ne ho sentite tante e di tutti i colori e
anche se profano dell'ambiente un idea me la sono fatta .
Se di per se l'agibilità di un poligono non è sinonimo di sicurezza assoluta un impianto inagibile ma aperto denota sicuramente un fatto:
esso è gestito da IRRESPONSABILI , da persone NEGLIGENTI e stò maturando anche l'idea che non lo facciano nemmeno tanto incosapevolmente.
Insomma un tornaconto ci sarà se questi presidenti accettano il rischio di passare dei guai con gravi ripercussioni .
E' il 1995 quando viene emessa questa circolare UITS
che spiega ai presidenti delle sezioni che i poligoni inagibili non devono essere aperti al pubblico
Al punto 1 si dice che è noto che è il genio militare che rilascia le agibilità...NON L'ASL come volevano far passare qui a Pistoia , NON il sindaco come ci provano da altre parti.
Ma se l'UITS lo sa...perchè
fa finta di niente?....lo spiegheranno prima o poi...


e se negli anni non è mai stato fatto niente per ovviare al problema ci sono voluti 3 morti e un pò di feriti perchè qualcuno ( che si dice porti a casa diversi
stipendi di un operaio di bolzano per esempio) decidesse di fare qualcosa....bravo.. Edo Carlesi , Riccardo Tarlati e fernando Toffolo e rispettive famiglie
ringraziano per il tardivo intervento....per il prezioso interessamento Complimenti... un efficienza che smentisce quella altoatesina
Quali sono gli interventi che la federazione sta mettendo in atto? Corsi di formazione per i presidenti delle sezioni...e a cosa serve un corso
a persone che se ne fregano delle direttive del genio militare? Che evitano accuratamente di comunicare i dati sulle agibilità , che ignorano
le raccomandazioni di sicurezza? Secondo me servono a poco se non si cambia la mentalità di questa gente. Se non gli si spiega che la vita
vale più di un rimborso spese e di una scatola di pallottole gratis.
Bene che capiscano queste persone che i primi a rimetterci (dopo i morti e le famiglie delle vittime) sono loro. Sono loro che finiscono in tribunale e
che devono spiegare cosa NON hanno fatto per evitare gli incidenti. Perché se si può spiegare perché si è passato ad un semaforo con il rosso acceso
ben difficilmente si può spiegare perché non si è semplicemente chiuso una porta di una linea di tiro perché inagibile. Non regge nessuna scusa
perché in fondo in fondo non lo dice il dottore di assumersi certe responsabilità.
E dopo i corsi di formazione? E dopo tanta attività propedeutica ecco la ciliegina sulla torta , ecco la dimostrazione che per queste persone
i frequentatori dei poligoni del TSN sono solo dei numeri e delle rotture di scatole quando si fanno male perchè l'impianto è vecchio
decrepito e mal manutenzionato ecco la polizza assicurativa creata apposta per le sezioni:


della serie non possiamo rendere agibili gli impianti e non possiamo farli gestire a personale competente e responsabile ed allora facciamo una bella assicurazione rc per gli impianti ed i loro dirigenti
cosi...alla peggio qualcun'altro paga...





p.s.: vorrei essere ben chiaro sul fatto che non voglio fare di tutta l'erba un fascio , in questi anni ho conosciuto persone responsabili e coscenziose
che amano questo sport ma che hanno ben chiaro che la sicurezza delle persone che frequentano i loro impianti ha la precedenza su tutto il resto.
Vorrei che i primi ad esigere il rispetto di tutte le normative fossero i frequentatori degli impianti perchè sono loro per primi a rimetterci nel caso in cui succeda qualcosa...

venerdì 8 gennaio 2010

Finoccki...ma di che parla?

E' un invito che faccio all'avvocato finoccki e al vicepresidente della federazione UITS , a spiegare a me ed a tutti i familiari delle vittime coinvolte dagli incidenti nei poligoni incendiati negli anni passati. Di che parla avvocato? Che dice? A chi lo dice? Come fa a dichiarare che le sezioni del tsn sono i luoghi garantiti per la sicurezza e la salvaguardia dei cittadini (cito l'articolo del mese corrente di armi&tiro che allego in questo link) . Veramente le chiedo se sa cosa sta dicendo ? E se ne è convinto. Non le bastano 3 morti e il doppio di feriti gravi e gravissimi? Non le bastano gli altri incendi che solo per miracolo non si sono tramutati in tragedie? Non è lei che è avvocato difensore in un processo relativo ad un gravissimo incidente che ha provocato la morte di un padre di famiglia?
E' un invito questo a spiegarmi di cosa sta parlando perché di sicurezza nei poligoni di tiro che uits e tsn gestiscono ( o ci provano a gestire) non c'è ne è nemmeno un briciolo....

sabato 29 agosto 2009

una RIFLESSIONE

Quando una persona cara ed importante ti viene portata via senza nessuna spiegazione è difficile dare la colpa al destino e rassegnarsi come se non fosse successo niente. Si è storditi dagli eventi e ci si trova catapultati in un mondo che la maggioranza legge solo sui giornali.
Poi la burocrazia , l'apparato della giustizia italiana che certo non è dei migliori gli avvocati ed i periti , un turbinio di scelte e decisioni per le quali non sempre si è preparati.
C'è da trovare un colpevole per giustificare quello che è successo. E' quello che ti serve per andare avanti.
Non si può credere che sia solo il caso a farti tanto male.
Nei mesi successivi all'incidente ho indagato , per quello che mi è stato possibile , per trovare da solo le risposte che volevo. E' difficile per un profano ( mi rendo conto che lo è anche per chi si definisce esperto) valutare correttamente la massa di informazioni che si ricevono , si pensa di poter analizzare i fatti razionalmente ma non è facile.
Poi gli atti giudiziari , le paure e le domande in carta bollata solo per sapere una data sembra tutto fatto in modo che si alzino delle barriere fra le persone che fino al giorno prima erano o dei perfetti sconosciuti o degli amici da sempre. Tutti contro tutti ognuno alla ricerca della propria verità basta che sia quella che si vuol sentire e che ci fa comodo.
Io ho solo una verità , Riccardo non c'è più.
Mio padre odiava queste cose. Per lui una stretta di mano era un contratto , un amicizia un vincolo di sangue e non voglio deluderlo.
Inizialmente il blog era nato per raccogliere le notizie inerenti all'incidente , per informare gli interessati su quali sono i rischi nel frequentare impianti non in regola e pericolosi ma forse col tempo e con il crescere della rabbia per l'assenza di risposte , il sentirsi abbandonati da tutti , le "voci " e l'assenza di dialogo l'hanno trasformato in una cosa che non volevo.
Tra pochi mesi ci sarà l'udienza preliminare dell'incidente. Vorrei affrontare pacificamente quel giorno cosi come avevo detto nei primi giorni successivi all'incidente. Vorrei che fosse l'occasione per trovare le risposte che mi mancano e vorrei poter guardare serenamente chi , se ci sarà , si assumerà la responsabilità di quello che è successo.

mercoledì 3 dicembre 2008

LACRIME DI COCCODRILLO

"Dopo il tragico incendio:"Pronto a lasciare la guida"Non si dà pace il presidente del poligono dove ha perso tragicamente la vita il fotografo Riccardo Tarlati. Daniele Cecchi, presidenete del Tiro a segno nazionale non esclude le dimissioni: "Mi chiedo se ha ancora senso continuare"

E' cosi che esordiva il sig. DANIELE CECCHI presidente del tsn di Pistoia a poche ore dalla morte di mio Padre. Ed è cosi che ha giustificato (o almeno a fatto dire in giro) la sua assenza al funerale di Riccardo . Non si da pace poverino. E non si danno pace tutti gli altri componenti del consiglio , sia quelli inquisiti che quelli che ne sono rimasti fuori. Sono cosi presi dal chiedersi se ha senso continuare che si sono dimenticati di farcelo sapere personalmente come sarebbe giusto fare in questi casi. O forse erano cosi presi dal riaprire il tsn prima possibile? Tanto prima che a distanza di 5 mesi il poligono di Pistoia può riaprire i battenti e continuare le attività di tiro? Delle due cose non posso che pensare che sia più giusta la seconda visti i tempi record con cui hanno richiesto ed ottenuto il dissequestro dell'immobile e delle linee di tiro.

sabato 1 novembre 2008

INUTILE....

Inutile la morte di mio padre come è inutile scrivere di queste cose.
2 anni fa un morto e due feriti al poligono di Prato , poco prima un altro incendio in un altro poligono toscano.Il 24 luglio a Pistoia c'è scappato il morto come scrive in un articolo EDOARDO MORI (http://www.earmi.it/varie/espresso.htm) pubblicato su una rivista specialistica.Oggi 5 feriti a Pordenone in un incidente di cui so poco ma mi basta per capire che è inutile sperare che con questo sistema cambino le cose. Si continua a morire nei poligoni di tiro senza che nessuno ci metta una pezza...

lunedì 27 ottobre 2008

Faccine

:D ,:)) :-) , emoticons si chiamano , o faccine come si dice in italiano. Un modo particolare per comunicare uno stato d'animo che altrimenti non sarebbe facile descrivere ,complice anche la nostra scarsa padronanza del linguaggio scritto e la fretta di finire sempre prima quello che si sta facendo.
Cosa c'entrano le faccine con questo blog? Eppure le ho usate anche io ,forse anche oggi in qualche email o sms .
E' che girovagando nei forum , nei newsgroup specialistici (it.hobby.armi e it.hobby.armi.moderato) mi imbatto in alcuni messaggi dove queste faccine vengono usate in abbondanza in messaggi dove si consigliano fucili da guerra (armi che forse hanno anche ucciso in guerre passate) da chi ,secondo me , potrebbe almeno evitare di mostrare questo stato d'animo cosi giulivo.....
Boh...sarà che tre mesi bastano ed avanzano a cancellare le lacrime...