mercoledì 24 settembre 2008

RASSEGNA STAMPA 3


INDAGINI AL POLIGONO

L'esperto della Procura al lavoro




Sulla tragedia del poligono di via dei Macelli, dove tra le fiamme ha perso la vita il fotografo pistoiese Riccardo Tarlati, sono al via le indagini della magistratura. Al lavoro per la consulenza tecnica Paride Minervini, uno dei massimi esperti italiani nel settore balistico ed esplosivi. Sua anche la consulenza sulla morte di Calipari

Pistoia, 2 settembre 2008 - A quaranta giorni dalla spaventosa tragedia del poligono di via dei Macelli, diventato trappola senza scampo di fiamme e di fumo per il fotografo pistoiese Riccardo Tarlati, le indagini della magistratura vedono, nella giornata di oggi, la partenza del lungo viaggio giudiziario verso la verità, verso la ricostruzione di questo tragico evento, senza precedenti nella nostra città, e verso la risposta alla più cruciale delle domande: la morte di Riccardo poteva essere evitata? Oggi, a mezzogiorno, il magistrato inquirente, sostituto procuratore della Repubblica Emiliano Raganella, conferirà l’incarico per la consulenza tecnica, qui atto irripetibile, all’esperto. Si tratta di Paride Minervini, ex ufficiale della Folgore, e ritenuto uno dei massimi esperti italiani nel settore balistico ed esplosivi: sue le consulenze sulla morte del funzionario del Sismi, Nicola Calipari, sulla morte della studentessa Marta Russo e, più recentemente, per la difesa, sulla tragica morte del tifoso laziale Gabriele Sandri nella piazzola autostradale ad Arezzo.


La procura si attende da questa consulenza la massima precisione e per il capitano Minervini il magistrato, a quanto pare, avrebbe predisposto un lungo e articolato quesito che gli sarà consegnato questa mattina. All’esperto quindi il compito di ricostruire la dinamica dell’evento e se poteva essere impedito e se, conseguentemente, poteva essere scongiurata la tragica fine di Tarlati. Quel terribile pomeriggio del 24 luglio scorso, come si ricorderà, Riccardo Tarlati, 60 anni, che aveva il suo studio fotografico in Porta Lucchese, era impegnato al poligono di tiro nella taratura della sua carabina, in previsione di alcuni abbattimenti selettivi di ungulati. All’improvviso scoppiò un incendio che costrinse tutti i tiratori alla fuga. Le fiamme si svilupparono rapidamente attaccando il materiale per l’insonorizzazione. Per Riccardo fu fatale il tentativo di recuperare la sua carabina, scioccante sequenza che è stata ripresa, come è noto, dalla telecamere per la sorveglianza interna del poligono. Non riuscì a varcare le fiamme e tentò inutilmente di uscire da una delle finestrelle di tiro. Non ce la fece e il fumo lo avvolse in una nuvola mortale, soffocandolo.


Stamani il conferimento dell’incarico a Minervini avverrà alla presenza dei legali dei quattro indagati: l’avvocato Andrea Niccolai per il presidente del tiro a segno, Daniele Cecchi, e per il direttore di tiro, Carlo Rocchi; l’avvocato Cecilia Turco per il custode e addetto alle pulizie Paolo Banci e l’avvocato Andrea Mitresi per il tiratore Marco Maccioni. Stamani saranno quindi nominati anche i consulenti scelti dal pool dei difensori: il professor Renato Porta, docente del Politecnico di Milano, per quanto riguarda gli aspetti relativi all’incendio e Paolo Romanini, esperto balistico di Parma. La famiglia di Riccardo Tarlati sarà presente con i propri legali di parte civile, gli avvocati Laura e Luca Innocenti. Il sopralluogo dovrebbe cominciare oggi, subito dopo il conferimento dell’incarico.




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